Non c’è critica che tenga: Sony, nello State of Play di giovedì sera, ha mostrato una line-up in linea con quelle che erano le premesse e le indicazioni preliminari. Non ci sarebbe stato nessun titolo first party, tantomeno quelli già annunciati come Ratchet & Clank. Potevamo aspettarci God of War, speravamo di poter vedere Horizon, ma non è successo: questo perché i titoli Sony, sviluppati da studi interni, arriveranno nella seconda metà dell’anno. Lo State of Play di febbraio, invece, ci ha presentato tutte le novità che arriveranno su PlayStation 5 da qui ad agosto, mettendo in secondo piano anche eventuali annunci sul PlayStation VR. D’altronde, viste le novità pubblicate pochi giorni fa, era prematuro aspettarsi qualche notizia aggiuntiva sul nuovo visore, che raggiungerà le nostre abitazioni soltanto nel 2022.

 

State of Play

 

Certo è che lo State of Play si è voluto concentrare in maniera molto intensa, e quasi inaspettata, sull’arrivo di Crash Bandicoot anche su PlayStation 5: l’ultimo capitolo del platform con protagonista il marsupiale arancione non ha nemmeno un anno di vita, ma il suo porting sull’ammiraglia Sony è sembrato meritevole di spazio e attenzione. Crash Bandicoot 4 arriverà in risoluzione 4K e con 60fps, migliorando la resa grafica già vista nella sua versione per PlayStation 4: inoltre potrà giovare anche dell’Audio 3D, il che presuppone però l’utilizzo delle cuffie, che permetteranno di avere un feedback sonoro avvolgente. Infine era prevedibile attendersi anche un’integrazione con il DualSense, che verrà supportato dal punto di vista del feedback aptico e con i grilletti adattivi, che si attiveranno quando ci ritroveremo a usare le armi, ad esempio, di Cortex. Data d’uscita fissata per il 12 marzo 2021 con upgrade gratuito per tutti i possessori della versione base, con la possibilità di effettuare il trasferimento dei salvataggi così da riprendere là dove avevate lasciato.

Subito dopo Crash Bandicoot, Sony ha lasciato spazio a qualcosa di effettivamente nuovo, che ci ha sorpreso per tematiche e per resa: parliamo di Returnal, sviluppato da Housemarque, già autori di Alienation e di Resogun. Facciamo la conoscenza di Selene, un’astronauta per la quale la morte è soltanto l’inizio, come recita anche il filmato messo in piedi dal team di sviluppo. Partendo da un concetto quasi procedurale, che vedrà gli ambienti mutare a ogni partita, Returnal si presenta come uno sparatutto in terza persona, molto dinamico e basato su dei movimenti rapidi della protagonista. Non meno importante l’aspetto narrativo, perché in alcune sessioni in prima persona ci siamo ritrovati ad assistere a dei flashback che hanno portato Selene a scoprire ciò che l’ha condotta fino a quel punto. L’uscita è fissata per il 30 aprile, il che fa intendere che la versione mostrata allo State of Play era pressoché ultimata.

 

State of Play

 

La vera sorpresa, però, è rappresentata, nei minuti successivi, da Solar Ash. Heart Machine dopo aver realizzato Hyper Light Drifter si presenta all’evento Sony con un titolo che sembra un reskin di The Pathless, realizzato con lo stesso meccanismo di flow e con gli stessi presupposti di velocità e immediatezza. Non avremo un arco con noi, ma la sostanza cambierà poco: grazie a una grande agilità, Rei, la protagonista, potrà esplorare in lungo e in largo tutto ciò che la circonda, affrontando nemici disseminati sul territorio all’arma bianca. Maggior combattimento, più azione, anche spazio alla verticalità affidata alle arrampicate piuttosto che a un’aquila che spicca il volo, ma Solar Ash è davvero un fratello ritrovato di The Pathless.

Intervallato lo State of Play con Five Nights at Freddy’s Breach, titolo che non è riuscito a conquistare la nostra attenzione anche per un trailer molto confusionario che ha lasciato intendere inizialmente potessimo essere dinanzi a un multiplayer cooperativo e in un secondo momento dinanzi a uno stealth con tematiche da survival horror, arriviamo a quelli che sono stati i due piatti forti della serata, prima del colpo di grazia al nostro cuore. Il primo porta il nome di Kena – Bridge of Spirits: l’attesissimo action-adventure di Ember Lab, al suo primo videogioco dopo essersi dedicata a cortometraggi e il fan film di Majora’s Mask, arriverà il 24 agosto di quest’anno su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC. Il trailer ci ha permesso di entrare in contatto, finalmente, anche con delle parti di gameplay che ci hanno mostrato i combattimenti e il vero giocato: Kena potrebbe essere uno dei titoli sui quali riversare le nostre maggiori attenzioni quest’anno, tra quelli sviluppati dalle terze parti di Sony, con il rischio – gradevolissimo – di ritrovarci tra le mani un titolo che già tecnicamente si è presentato nel miglior modo possibile, e che anche dal punto di vista del gameplay potrebbe riscoprirsi una vera perla.

 

State of Play

 

A fargli da spalla è Oddworld Soulstorm, che arriverà il 6 aprile gratis per gli abbonati al PlayStation Plus. Il titolo, come sapevamo già, non ha nessuna nuova meccanica da mostrare, ma ha potuto confermare tutta la bellezza del passato, mostrandoci Abe nella sua forma migliore e in grado di sfoggiare tutte le sue abilità già viste in Exoddus oramai più di vent’anni fa. Tra le più curiose, nella rivisitazione proposta dal team di sviluppo, c’è sicuramente la possibilità di controllare l’anima di Abe nel momento in cui andremo a impossessarsi del corpo di uno dei nemici a guardia delle fucine.

Oltre a SIFU, il nuovo titolo del team di Absolver in chiave kung fu, Knockout City, che aprirà la propria beta ad aprile, e Deathloop, l’action sviluppato da Arkane con Bethesda, State of Play ci ha regalato poi una chiusura che ci aspettavamo, soprattutto dopo i leak degli ultimi giorni. Final Fantasy VII Remake arriva con quattro importanti novità, anche se soltanto una è stata mostrata durante l’evento. La prima, forse la più curiosa, è che Tetsuya Nomura non guiderà più lo sviluppo, ma ne rimarrà soltanto il direttore creativo: troppi progetti pendono sulla testa del director del primo episodio del remake e per questo motivo, dopo aver lasciato Final Fantasy XV a metà corso, la storia si ripete.

Venendo invece agli aspetti giocati, Square-Enix ha annunciato Final Fantasy VII Remake Intergrade, che porterà con sé un potenziamento grafico del gioco su PlayStation 5, l’aggiunta dela Modalità Foto e un nuovo episodio dedicato interamente a Yuffie Kisaragi, pronta a intrufolarsi nel palazzo della ShinRa per rubare una potente materia. Il DLC aggiungerà quindi una parte di storia completamente nuova, che ci permetterà di comandare la ninja di Wutai, a un anno di distanza dall’uscita del titolo principale, in attesa di saperne di più sul secondo capitolo. Intergrade sarà disponibile gratuitamente per quanto riguarda l’ammodernamento grafico per chi ha acquistato Final Fantasy VII Remake su PlayStation 4, mentre il DLC dedicato a Yuffie sarà disponibile a pagamento a parte il 10 giugno.

 

State of Play

 

Contestualmente Square-Enix ha annunciato Final Fantasy VII The First Soldier, un battle royale mobile ambientato in un’epoca antecedente ai fatti narrati a Midgar, disponibile nel corso del 2021 su iOS e Android. In secondo luogo arriva anche Ever Crisis, che era stato leakato prima dello State of Play: una raccolta per dispositivi mobile che permetterà di rigiocare tutta la compilation di Final Fantasy VII (Advent Children, Before Crisis, Crisis Core, Dirge of Cerberus), ma senza specificare ancora la modalità e la struttura stessa della raccolta, né i costi.