Pochi giochi hanno diviso il pubblico e la critica come il primo Destiny. La space opera di Bungie era nata come rivoluzionario megaprogetto decennale ma, dopo varie traversie produttive (che Kotaku spiega in un interessante articolo) i giocatori si sono trovati fra le mani un MMO abbastanza onesto, con il solito – ottimo – gunplay di Bungie e tantissime armi diverse, ma anche difetti sempre più evidenti, come la ripetitività dei raid e la mancanza del matchmaking.
Qualcuno ha amato alla follia la narrazione rarefatta dello scontro fra Luce e Ombra, oppure è diventato il signore incontrastato del Crucibolo, altri invece hanno sopportato a fatica il dover affrontare per la ventesima volta lo stesso boss sperando di ottenere proprio quello specifico pezzo di armatura esotica. Destiny ha diviso i giocatori perché non offre alcuna via di mezzo, per amarlo bisogna sottostare alle fin troppo stringenti regole immaginate dagli sviluppatori e, nonostante le correzioni introdotte con le varie espansioni, l’esperienza di gioco immaginata da Bungie è rimasta tanto peculiare quanto non adatta a chiunque.

Con Destiny 2 la situazione pare tutto sommato simile. Giocando la beta pubblica (disponibile fino al 26 di luglio) si ha la sensazione che i creatori di Halo non abbiano alcun interesse nell’attirare nuovi giocatori o convincere gli scettici. No, quello che vogliono fare è recuperare i fan del primo capitolo proponendo una dinamica di gioco sostanzialmente invariata ma con piccole correzioni per le storture più evidenti: il raid disponibile nella beta può essere affrontato insieme a dei perfetti sconosciuti, ma mantiene comunque la struttura che abbiamo imparato ad amare (o odiare) nel primo gioco. La principale modifica al gameplay risiede nella nuova organizzazione delle armi: fucili a pompa e da cecchino sono ora “power weapons”, le vecchie armi speciali, quelle con le munizioni viola per intenderci, e – dunque – il loro utilizzo nel gioco si riduce in maniera drastica.

Destiny 2 screenshot

Il gunplay risulta estremamente familiare

In sostanza Destiny 2 costringe a equipaggiarsi con un’arma automatica o semiautomatica come bocca da fuoco primaria per poi scegliere fra un cannone portatile o un fucile magari con perk diversi per la secondaria. Questo nuovo approccio costringe a strategie molto diverse rispetto al passato – soprattutto nel Crucibolo – ma testimonia pure che Bungie ha preferito tagliare il Nodo di Gordio del bilanciamento delle armi anziché affrontarlo in maniera più fine, magari modificando i valori di danno delle armi o le gittate. Le valutazioni finali ovviamente dovranno attendere il gioco completo ma, per ora, ci pare che i giorni gloriosi di cecchini e fucilatori di professione siano finiti. Dopotutto, con meno di dieci munizioni pesanti disponibili, perché usare un canne mozze anziché un sano, vecchio, lanciarazzi?

“Bungie ha preferito tagliare il Nodo di Gordio del bilanciamento delle armi anziché affrontarlo in maniera più fine”

Per il resto questa beta di Destiny 2 condivide moltissimo codice genetico col suo predecessore, a partire dagli incontri con i boss: ancora una volta gli alieni più tosti che incontreremo sono in grado di assorbire una quantità non indifferente di proiettili prima di crollare al suolo: questa caratteristica garantisce scontri abbastanza lunghi ma, al tempo stesso, annoia pure piuttosto velocemente. Nel raid della beta ci sono alcuni modificatori dinamici del terreno che rendono lo scontro appena più interessante ma, in generale, il rischio di trovarsi ancora di fronte a boss fight estenuanti ma poco divertenti rimane abbastanza elevato.

Destiny 2 screenshot

Il colpo d’occhio complessivo è molto gradevole

Nel complesso non possiamo dire che questo assaggio di Destiny 2 ci abbia davvero esaltati: almeno per il momento il gioco pare più simile all’ennesima espansione del titolo originale che a un vero e proprio nuovo inizio per la saga di Bungie. Certo, si tratta pur sempre di una beta (peraltro basata su codice vecchio di alcuni mesi) e a settembre speriamo di essere del tutto smentiti, ma quella sensazione sgradevole di vedere cose vecchie con il vestito nuovo sarà difficile da scacciare. Soprattutto perché pure il vestito non è che sia proprio di ultimissimo grido.