Ormai manca un solo giorno al Natale e siamo certi che, come noi, alcuni di voi riusciranno a ritagliarsi qualche ora, tra una scofanata di cibo e l’altra, da passare con il Pad in mano.

Alcuni di voi, magari, avranno anche la fortuna di ricevere in regalo un nuovo titolo da giocare e con il quale passare il proprio tempo non appena i parenti se ne saranno tornati a casa propria.

Ma avete mai pensato di regalare voi per primi un videogame a qualcuno dei vostri cari? E, in caso di risposta affermativa, quali sarebbero le emozioni che vorreste suscitare con quel regalo di Natale?

Senza entrare nel dettaglio, ma rimanendo sulla differenziazione dello spettro emotivo in stile Inside Out, noi di BadTaste abbiamo quindi pensato di consigliarvi un titolo per ogni sensazione che vorrete trasmettere, nella speranza di fare cosa utile a coloro che si sono presi all’ultimo nel fare i regali.

Siete pronti?

Iniziamo dal sentimento più spontaneo quando si scarta un regalo: la gioia! Ma quale potrebbe essere un titolo da regalare per Natale, nel caso si voglia che il nostro festeggiato si diverta una volta inserito il disco nella console? Dopo averci ragionato a lungo, siamo arrivati alla conclusione che Astral Chain potrebbe essere il titolo che stavamo cercando. La nuova fatica targata Platinum Games, infatti, riesce a fare esattamente questo: divertire dal primo all’ultimo capitolo di gioco. Il combat system tecnico e appagante, la varietà di nemici, le parti investigative, la colonna sonora e il resto della produzione sembrano avere come solo scopo quello d’intrattenere il giocatore, lasciandogli continuamente il sorriso stampato sulla faccia e appagandolo per tutta la sua durata. E se non è gioia questa!

 

 

Attenzione, però, a non azzardare subito i livelli di difficoltà più avanzati, perché c’è il rischio che il divertimento si tramuti rapidamente in rabbia.

E di rabbia ne sa qualcosa Sekiro: Shadows Die Twice, sviluppato da From Software e, nello specifico, dalla mente di Hidetaka Miyazaki. Nel nuovo titolo action dai creatori di Dark Souls, infatti, si muore spesso e non certo volentieri, soprattutto nel corso delle numerose (e spettacolari) boss fight che saremo obbligati ad affrontare. Amate vedere un vostro amico o la vostra fidanzata arrabbiarsi? Perfetto, regalate loro Sekiro e compratevi dei pop corn, perché potreste assistere a momenti di rara epicità. Sia chiaro: Sekiro è un titolo difficile, ma mai inutilmente punitivo. Vi basterà apprendere le meccaniche di gioco e i tempi di parata per procedere più spediti di quanto possiate immaginare; a patto, ovviamente, di mantenere salda la vostra concentrazione, per evitare di venire uccisi a pochi colpi dalla morte di uno dei terribili mostri che popolano il Giappone ideato dal team giapponese.

 

 

Ad ogni modo, come in Bloodborne, anche in Sekiro la vostra pazienza sarà messa a dura prova, ma tenete duro e vedrete che riuscirete a portare a termine la vostra missione. Dopotutto in questo titolo non c’è spazio per la tristezza.

Tristezza che, purtroppo, ha colpito alcuni appassionati hardcore del brand Pokémon, quando hanno visto quanto poco sia stato sfruttato il potenziale latente di Pokémon Spada e Scudo. In ogni caso, nonostante gli innegabili difetti tecnici e un gameplay che talvolta rasenta l’anacronistico, si tratta di un regalo di Natale che siamo certi i fan dei mostri tascabili potrebbero apprezzare, anche solamente per il character design decisamente ispirato e per la colonna sonora tra le più maestose dell’intera serie.

 

 

Quello che vogliamo dirvi con l’inserimento dei titoli Game Freak in questa lista, però, è di non avere paura di azzardare come regalo un titolo imperfetto, perché la perfezione, spesso, è negli occhi di chi riceve il regalo e non di chi lo fa.

Se un paio di righe fa vi abbiamo detto di non avere paura, ovviamente la cosa non è valida per il prossimo titolo, dato che giocando a Resident Evil 2 è davvero difficile non fare qualche salto sulla poltrona. Il recente remake targato Capcom, infatti, riesce a cogliere alla perfezione le atmosfere del titolo originale del 1998, adattandolo ai tempi moderni e inserendo una serie di innovazioni atte a svecchiare una produzione altrimenti troppo stantia. In Resident Evil 2 la tensione è palpabile per gran parte dell’avventura, soprattutto se azzarderete a giocare la storia di Leon e Claire ai livelli di difficoltà più alti. Si tratta, insomma, di un regalo perfetto per gli amanti del genere horror, a patto, ovviamente, di avere un paio di mutande pronto per ogni evenienza.

 

 

Come se non bastasse, Resident Evil 2 non solo fa spavento, ma riesce anche a suscitare un pizzico di disgusto in alcuni momenti particolarmente splatter, in grado di scombussolare il vostro stomaco dopo le grandi abbuffate delle feste natalizie.

Nonostante abbiate deciso di non intraprendere la vostra personale lotta contro gli zombie, la nausea vi assale comunque? Forse potrebbe non essere dovuta alle scene gore di Resident Evil, ma alla scellerata gestione Bioware di Anthem. Nato come prodotto divertente, ma nulla più, Anthem è il classico esempio di come un titolo non debba essere supportato, ma ricostruito da zero per poter funzionare. Mentre opere come No Man’s Sky sono riuscite a rinascere dalle proprie ceneri, il team che ha dato i natali a Mass Effect non ha ancora compreso come poter mettere mano alla propria struttura di gioco, promettendo numerose modifiche, ma presentando a distanza di mesi un titolo poco meno deludente rispetto al lancio. Un vero peccato.

 

 

E voi, per Natale, avete regalato qualcuno dei titoli qui elencati qui sopra? Fatecelo sapere tramite un commento qui sotto, oppure attraverso i social di BadTaste, insieme alla vostra personale classifica emotiva di questo 2019! Qual è il titolo che vi ha divertito di più? E quello che vi ha più disgustato? Non vediamo l’ora di leggere i vostri pareri, e… Buon Natale!