Best of BAD: i nostri migliori articoli di approfondimento per i videogiochi del 2019

Il nuovo anno è ormai alle porte e, con la lancetta dell’orologio che tra poche ore darà inizio al 2020, noi di BadTaste abbiamo deciso di riproporvi una carrellata con i nostri migliori articoli di approfondimento dedicati ai videogiochi proposti in questo 2019 agli sgoccioli.

Di videogiochi interessanti e rilevanti ne sono usciti parecchi, e nel corso del 2019 vi abbiamo proposto numerosi articoli di approfondimento sia sui giochi dell’anno, che sui giochi del prossimo futuro, o anche alcune retrospettive su titoli già consumati dai vostri polpastrelli. Qui sotto, quindi, trovate una nostra selezione.

Chiamatelo Best of BAD, se volete!

 

Death Stranding, per un attimo ho sperato si trattasse solo di vaporware

Death Stranding banner

Death Stranding avrebbe potuto essere puro vaporware, un happening fine a sé stesso, tuttavia estremamente più comunicativo e suggestivo di tante produzioni tripla A contemporanee. Ci sarà di più, tuttavia, ci sarà anche un gioco che, questa è la grande speranza, verrà scoperto lentamente da ognuno di noi, nel personalissimo momento di giocare. Che poi, al di là dei trailer, di YouTube, Twitch e mille altri social network, è la cosa che più di tutte ci piace fare.

 

 

NieRAutomata, un capolavoro da riscoprire con la Game of YoRHa Edition

NieR:Automata megaslide

L’aspetto più affascinante di NieR: Automata è che nel trascorrere di questo biennio si è andato a creare un vero e proprio culto attorno al titolo realizzato da Yoko Taro insieme a PlatinumGames, team sinonimo già di per sé di certezza. Eppure ce lo ricordiamo il game designer giapponese quando arrivò a Milano per parlarci del suo nuovo gioco, con la sua maschera in testa, per nascondere il volto e richiamare un leitmotiv di tutta la saga di Drakengard: temeva che le vendite sarebbero state sotto le aspettative di Square Enix, come i precedenti titoli, che quello sarebbe stato il suo ultimo viaggio in Italia, che le cose non sarebbero andate come sperava…

 

 

Sekiro: Shadows Die Twice, la discussa “modalità facile” potrebbe forgiare videogiocatori migliori

Sekiro

Sekiro deve avere un easy mode? Deve essere accessibile a tutti? Ogni tipo di giocatore deve poter giocare alla nuova opera di FromSoftware? Su queste tre domande generiche pubblico e stampa si sono interrogati. Impossibile avere una percentuale precisa di chi è da un lato o dall’altro di questa civil war videoludica, ma di certo la fazione che chiede una maggior accessibilità del gioco si è fatta sentire parecchio ultimamente, forte di alcuni articoli della stampa specializzata.

 

 

Fortnite, asso pigliatutto: il confine fluido tra mondi culturali

Fortnite

Fenomeno indiscusso sin dal lancio, dalla capacità davvero mostruosa di attirare utenti di età anche molto diverse tra loro, è bastato davvero poco per trasformarlo da semplice videogioco online a luogo di contaminazioni sempre più frequenti con altri mondi narrativi. Nel bene o nel male, purché se ne parli: Fortnite è non solo uno dei casi più unici che rari di catalizzatore di attenzione del pubblico di videogiocatori, ma anche un vero e proprio incontro con la realtà. Il virtuale si incontra con il reale nel momento in cui il primo si dimostra una buona piattaforma di promozione e uno strumento di marketing, una cassa di risonanza per i fenomeni culturali contemporanei.

 

 

Ninja Theory, una vita da underdog

Hellblade

C’è un’unica costante che si ripresenta ciclicamente ad ogni nuovo titolo pubblicato da Ninja Theory: la sorpresa, l’inspiegabile meraviglia che pervade, pubblico e parte della critica, nel constatare la bontà di quanto progettato, ideato, realizzato dai ragazzi in forza al team inglese. Reazione di per sé positiva, senza dubbio, che svela in realtà un dettaglio secondario, eppure quanto mai influente sulla percezione che si ha nei confronti della software house. La tendenza, infatti, è quella di sottovalutare continuamente l’operato di Ninja Theory, pratica messa in atto evidenziando le criticità delle loro produzioni, a discapito degli innegabili pregi, spesso paratestuali, effettivamente riconducibili a contesti che esulano e superano lo stesso videogioco.

 

 

Elden Ring, aspettando l’opera di FromSoftware e George R.R. Martin

Elden Ring banner

Quello che viene da chiedersi è: cosa avrà di nuovo Elden Ring? Bloodborne abbandonava gli scudi e proponeva le armi da fuoco per garantire più dinamicità, in Sekiro il braccio protesico del Lupo, con le sue modifiche e trasformazioni, rappresentava il cuore del gameplay. Tutto quello che sappiamo al riguardo sta nelle parole di Miyazaki, che ha definito il suo prossimo progetto come “un’evoluzione naturale di Dark Souls”.

 

 

Marvel’s Avengers e l’universo videoludico condiviso che forse ci meritiamo

Marvel's Avengers

La domanda, in soldoni, è una sola: perché realizzare Marvel’s Avengers invece di singoli capitoli dedicati a ciascun membro della lega di giustizieri, che creino progressivamente un intreccio la cui ovvia evoluzione e conclusione comporti l’attesissima e desideratissima “assemble”? A ben vedere, i motivi sono tanti.

 

 

Destiny, pregi e difetti di giocare solo oggi il capitolo originale della saga di Bungie | Speciale

Destiny

Approcciarsi al primo Destiny solo adesso, sul finire del 2019, a distanza di cinque anni dalla sua release originaria su PlayStation 4, Xbox One e sulle omologhe console della precedente generazione, significa fare i conti con un gioco profondamente diverso da quello concepito da Bungie e promosso da Activision, ben prima che sviluppatore e publisher concertassero una consensuale e pacifica separazione.

 

 

The Witcher 3 e la scrittura complessa che ne ha decretato il successo

The Witcher 3

Quando si pensa a prodotti videoludici dalla trama complessa, dai personaggi carismatici e dalla scrittura dei dialoghi sopraffina, The Witcher 3: Wild Hunt è sempre tra i primi titoli che vengono in mente. Il titolo targato CD Projekt RED, infatti, è riuscito a conquistare da subito sia gli amanti dei romanzi di Andrzej Sapkowski (materiale originale dal quale è tratta la serie videoludica), che una vasta fetta di videogiocatori alla ricerca di un sano gioco di ruolo in salsa action con il quale riempire le proprie giornate. Ma quanto è stato complesso il lavoro della scrittura? Quanto lo è, più in generale, quello della scrittura per videogiochi?

 

Questa era la nostra selezione dei migliori articoli di approfondimento legati ai videogiochi, per questo 2019. In chiusura, vi ricordiamo che nella sezione Speciali di BadTaste trovate ogni giorno nuovi articoli riguardanti il mondo videoludico, e il nostro invito è quello di continuare a seguirci per non perdervi tutte le novità più interessanti per quanto riguarda non solo i videogiochi, ma anche cinema, serie tv e fumetti!

Buon fine anno, e giocate responsabilmente!