Recensione – Call of Duty: Ghosts – Xbox One e Playstation 4

• Leggi la nostra recensione di Call of Duty: Ghosts in versione Xbox 360

L'appuntamento prenatalizio con Call of Duty è puntuale quanto la prima nebbia d'ottobre o le corse nei negozi nei vari week end festivi che anticipano le vacanze invernali. Quest'anno, complice l'arrivo di Xbox One e Playstation 4, Activision ha proposto il nuovo capitolo della sua serie in una duplice versione, per le ormai anziane Playstation 3 ed Xbox 360 e per le console di nuova generazione. Call of Duty: Ghosts, come avete già avuto modo di leggere nella nostra recensione, non spicca come il capitolo migliore della saga tuttavia, dopo averci passato un po' di tempo insieme su Xbox One, ci si accorge subito come buona parte delle critiche derivino, in buona sostanza, dalla sua natura spuria. La necessità di rispondere alle diversissime esigenze di macchine quasi agli antipodi per motivi tecnologici e di progettazione, ha costretto Infinity Ward ad un generale compromesso al ribasso, proponendoci un CoD se non debole quantomeno limitato.

Pad alla mano il gioco non tradisce i dettami di base di ogni Call of Duty che si rispetti ma, al tempo stesso, determinate meccaniche e l'impostazione fin troppo scriptata si fanno sentire più di quanto dovrebbero. Da Call of Duty, sia chiaro, non ci siamo mai aspettati trame complesse o grandi colpi di scena ma, a questo giro, Infinity Ward sembra, davvero, aver arrabattato una vicenda senza ne capo né coda, buona giusto per dare un senso alle varie peregrinazioni del nostro protagonista. Per quanto riguarda le dinamiche di gameplay, sia in singolo che in multigiocatore, l'analisi del nostro precedente articolo si può tranquillamente ricalcare pure per questa nuova edizione del gioco: Call of Duty, aprendo alle richieste/necessità dei giocatori meno competitivi ha, almeno in parte, tradito la sua natura, andando a scontentare chi, per anni, è sempre rimasto fedele al brand in attesa delle nuove edizioni. Con tutta probabilità l'anno prossimo Treyarch – libera dai lacci della doppia uscita – potrà proporci il primo, vero, Call of Duty, di nuova generazione. Ghosts, nonostante tutta la buona volontà del caso, sarà ricordato come un capitolo imperfetto, non tanto per demeriti propri, quanto per le condizioni materiali dettate dalla necessità di uscire sul mercato proprio in questo strambo inverno 2013.

Passando all'analisi tecnica, Ghosts su console di nuova generazione, almeno da questo punto di vista, mostra i muscoli, proponendo un motore tecnico (l'ormai anzianotto IW Engine) spinto ai limiti. I risultati si vedono anche se parlare di next gen, forse, è un po' eccessivo, in ogni caso le texture e i modelli poligonali dei personaggi appaiono molto più definiti, mentre tutti i piccoli dettagli delle varie ambientazioni si notano in misura decisamente maggiore rispetto al passato. A tratti però rimane qualche imperfezione, come i movimenti non proprio naturalissimi di nemici ed alleati, così come qualche compenetrazione poligonale di troppo; in ogni caso Call of Duty: Ghosts, anche su console di nuova generazione, tradisce la sua doppia natura.

Nel complesso quest'ultimo capitolo di Call of Duty chiude un ciclo e ne apre uno nuovo: a partire dal prossimo anno Activision e i suoi team dovranno dimostrare di avere piena contezza delle potenzialità di Xbox One e Playstation 4, proponendoci un nuovo episodio capace di affondare le radici nello straordinario passato della saga ma, al tempo stesso, che proponga una serie di innovazioni tali da riportare Call of Duty sul trono che le spetta di diritto.