La conferenza stampa degli Sky Studios per la presentazione dei prodotti originali, in house ed acquisiti dall’estero si è aperto con una clip che ha mostrato un collage di ciò che potremo aspettarci nei prossimi mesi.

Tra gli show originali co-prodotti da Sky segnaliamo Tin Star, Riviera, A Discovery of Witches, Das Boot, Gangs of London e The Third Day, ma Nicola Maccanico (vice presidente esecutivo della Programmazione di Sky Italia) e Nils Hartmann (senior director della produzione original di Sky Italia) si sono concentrati sui prodotti originali ed “in house” degli Studios, spiegando inizialmente anche quale sia la differenza tra i due. Nel primo caso, si parla di serie co-prodotte con altre realtà, mentre con “in house” si intendono serie fatte appunto in casa da Sky. Quest’ultima, per non non contrastare direttamente con case di produzione con cui normalmente collabora e con cui desidera continuare a farlo, ha scelto di dare a questi prodotti un nuovo taglio, privilegiando di portare sullo schermo nuovi talenti emergenti senza, come ha dichiarato Maccanico, “aggredire la casa d’altri”.

I principi su cui si basano gli Sky Studios sono ben chiari: investire sull’Italia, dare varietà al pubblico, privilegiando la località ed investire per aumentare il bacino di utenza delle serie, con prodotti sofisticati, ma anche popolari, aperti ad un vasto pubblico.

LE SERIE ORIGINALI SKY

Tra le serie originali, nei prossimi mesi vedremo sui nostri schermi Alfredino – Una storia italiana, che pur essendo un prodotto che segue un filone che racconta un nefasto e ben conosciuto episodio di cronaca nera italiana, fornisce una chiave di lettura particolare della vicenda, perché punta su ciò che di buono è scaturito da quella vicenda. Come per esempio lo sviluppo della protezione civile italiana che è in parte sorta grazie anche a quel triste 1981 e ad una vicenda che tenne incollati alla televisione milioni di italiani. Per la serie è intervenuta Anna Foglietta che interpreterà il ruolo di Franca Rampi, la madre del piccolo Alfredino. L’attrice – che ha lasciato il set per partecipare alla conferenza stampa – ha esaltato la precisione della ricostruzione storica della vicenda, così come la sensibilità con cui è trattata ed il senso di responsabilità che lei, come tutto il cast e la troupe, sentono per il loro ruolo.

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Gli ospiti successivi sono stati invece Marco D’Amore e Salvatore Esposito, reduci da una nottata di riprese sul set della quinta stagione di Gomorra che, come è stato annunciato, sarà anche l’ultima. La serie è stata definita la “spina dorsale di Sky”, uno show che ha permesso di portare la creatività italiana nel mondo. Come è noto la serie è stata infatti acquisita da HBO Max e lo stesso Esposito ha speso molte parole su quando Gomorra sia amata nel mondo ed in particolare negli Stati Uniti, dove è considerato come uno dei migliori prodotti nostrani degli ultimi 10 anni.
Dopo che i due attori hanno parlato della responsabilità che sentono nel chiudere l’epico cammino dei personaggi che interpretano, D’Amore ha invece confermato che siederà di nuovo sulla sedia della regia.

È stata poi la volta di Fabio De Luigi, che ha presentato la commedia Ridatemi mia moglie, adattamento di una sitcom della BBC in cui un uomo, il giorno del 40° compleanno della moglie, viene lasciato, una notizia che gli arriva come un fulmine a ciel sereno. Cast e troupe saranno sul set tra 3 settimane per cominciare questa avventura per la quale Maccanico ha sottolineato di essere particolarmente contento della presenza di De Luigi come protagonista, perché fa parte dello sforzo di Sky di portare attori che di solito fanno solo cinema, in TV.

Anche Cops – Una banda di poliziotti, altra commedia con Claudio Bisio ed un cast diretto da Luca Miniero, ispirata a Kops, film svedese del 2003, pur dovendo essere ancora trasmessa è già stata rinnovata per una nuova stagione.

A presentare Il re, “prison drama” di Sky, è stato il protagonista Luca Zingaretti in una clip. La serie prodotta da Lorenzo Mieli racconterà la storia del direttore di un carcere che “come un re”, fa il buono ed il cattivo tempo, piegando il senso stesso di ciò che è morale e di principio alle sue scelte. Zingaretti ha definito il suo personaggio “contorto e maestoso”. Maccanico ha invece sottolineato come la presenza dell’interprete del popolarissimo Commissario Montalbano, sia esattamente la perfetta rappresentazione del progetto degli Studios di creare serialità di grande qualità che sia al contempo popolare.

Edoardo Pesce sarà invece Christian. L’attore, alla sua prima esperienza in un ruolo per il piccolo schermo, racconterà una storia di riscatto di un losco personaggio che lavora per un boss locale romano, che si ritroverà ad avere delle stimmate come “un Cristo di periferia”, che lo porteranno a mettere in discussione la sua vita ed il mondo che frequenta. Lo show, che avrà 6 puntate da 50 minuti l’una, legherà insieme l’immaginario della periferia romana con qualcosa di qualcosa di mistico e fantascientifico ma, come ha tenuto a precisare l’attore, non sarà uno stereotipo, ma la ricerca di qualcosa di nuovo ed inaspettato.

Anna, creata e diretta da Niccolò Ammaniti e tratta dal suo romanzo omonimo sarà una serie in cui il “distopico diventa contemporaneo” in cui si parlerà di malattia, virus e pandemia nella luminosa Sicilia ed avrà come protagonisti giovani padroni del proprio destino, proprio come alcuni rappresentanti delle moderne generazioni che hanno rese pubbliche e fatto proprie battaglie che dovrebbero riguardare tutta l’umanità.

LE SERIE IN HOUSE

Fabio e Damiano D’innocenzo hanno invece presentato la loro nuova serie, che non ha ancora un titolo originale ed avrà come protagonista un uomo di circa 55 anni che se la vedrà con serie che parla della complessità di stare al mondo, dell’interrogativo su chi siamo di come si resista a quella maledizione che si chiama vita. I fratelli – che hanno dichiarato di aver già ben chiaro il soggetto e l’arco narrativo della serie – scriveranno e dirigeranno tutti e 6 gli episodi ed hanno dichiarato di essere grati a Sky per la liberà creativa che gli sta lasciando per il progetto e di credere fermamente che “se una cosa può essere pensata può essere anche filmata”, concetto che fa di questa serie, classificabile come un un prodotto di genere noir, un progetto molto ambizioso.

Blocco 181 è il primo progetto di Maurizio Pisciottu, in arte Salmo che, dopo essere stato corteggiato da Sky per il ruolo di giudice di X-Factor, posizione che ha rifiutato, ha iniziato invece una collaborazione con gli studios per questa nuova serie che sarà una storia crime. Il personaggio interpretato da Salmo, che reciterà per la prima volta e sta prendendo molto seriamente questa sfida, che affronterà grazie anche all’aiuto di un acting coach, sarà un insegnante di pugilato, ex spacciatore di droga. Sullo sfondo, una anti Milano da bere in una una storia d’amore, vendetta, libertà e affermazione personale in cui la musica, scritta da Salmo stesso, avrà un ruolo fondamentale.

Altri progetti che vedremo presto sul piccolo schermo grazia a Sky saranno I delitti del Barlume, per cui si sono concluse da qualche settimana le riprese della nuova stagione e La città dei vivi, ispirato all’omonimo romanzo di Nicola Lagioia che uscirà il 20 ottobre, edito da Einaudi e racconterà la storia del Caso Varani. A casa tutti bene, spinoff dell’omonima pellicola, sarà la prima serie firmata da Gabriele Muccino, mentre sono già in lavorazione la seconda stagione di Petra e di Diavoli.

Roma sarà protagonista della serialità a novembre con Romulus, che fra storia e leggenda ricostruisce il mito fondativo della nascita di Roma, Speravo de morì prima, una serie dedicata a Francesco Totti, che sarà interpretato da Pietro Castellitto e che racconterà il lato più umano dello storico capitano della Roma, un atleta che si trova a confrontarsi con il passare del tempo. Infine, Domina, con protagonista Kasia Smutniak, mostrerà l’antica roma dal punto di vista delle donne, confermando lo sforzo di Sky per produrre progetti che per e sulle donne.

Il 9 ottobre debutterà poi We Are Who We Are, la serie di Luca Guadagnino che racconta con profonda sensibilità l’essenza degli esseri umani e la loro capacità di guardarsi dentro, applicata al mondo di un gruppo di teenager. Nel futuro di Sky, anche un riscrittura del western Django per mano di Comencini, Fasoli e Ravaglia che sarà creata in collaborazione con Sky Deutschland e UK.

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