WandaVision 1×06: la recensione

Il giochino di WandaVision funziona sempre in modi non del tutto chiari. Da un lato la serie si guarda dal di fuori, negli schermi della SWORD, e lo sguardo di Darcy e degli altri coincide con il nostro. È una sitcom che sa di esserlo, e lo è perché questo è forse il genere di storia seriale più rassicurante che esista, l’ideale per chi come Wanda vuole fuggire dai traumi e negarli. Dall’altro lato però esiste anche un altro livello di lettura, che funziona davvero solo per gli spettatori. Nel sesto episodio della serie questo arriva da subito, con i travestimenti dei personaggi per Halloween. Travestimenti che non sono altro che versioni ancor più casalinghe dei classici costumi dei fumetti.

Sono riferimenti che nell’universo artificioso di Westview non dovrebbero esistere, perché Wanda non dovrebbe conoscerli. Eppure sono easter egg davvero strani, facilissimi da notare, praticamente sbattuti in faccia allo spettatore che non può far altro che guardarli e sorridere. Passato quel momento però ci si chiede su cosa poggi la coerenza interna di questo mondo, come funzionano questi riferimenti. Insomma, se è facilissimo vedere il confine tra il mondo di Wanda e quello reale (la barriera, il diverso formato), è invece difficile separare WandaVision in quanto sitcom e in quanto serie dei Marvel Studios. L’easter egg è lì perché ha un senso dovuto ai trascorsi di Wanda o perché il team dietro la serie voleva inserirlo per il gusto di farlo?

Mancano tre episodi alla fine della serie e questo episodio non fornisce poi così tante risposte in merito. Sta di fatto che la puntata a tema Halloween è abbastanza interlocutoria, anche se arriva dopo un grande colpo di scena e si chiude con una svolta da cui non si torna indietro. È l’episodio “a tema festivo” che già di suo è tipico delle sitcom. Pietro Maximoff “nella parte di se stesso” è ormai presenza fissa a casa di Wanda (usando il gergo televisivo, potremmo dire che è passato da guest a regular). L’allegra famiglia si prepara a fare il giro delle case per raccogliere dolci, e tutti – compresi Billy e Tommy – sono vestiti come le loro controparti cartacee. E, per l’occasione e perché è impossibile farne a meno, si vedono finalmente i bambini di Westview che finora erano celati, come se Wanda avesse fatto a meno di queste “comparse” per il suo show.

È un episodio di transizione, in cui Visione praticamente non interagisce col resto della famiglia se non all’inizio, e preferisce andare in giro a indagare. Incontra Agnes vestita da strega (un altro riferimento ad Agatha Harkness?) e la risveglia solo per farsi dire che dovrebbe essere morto. Stranamente non sa chi sono gli Avengers, ma i suoi dubbi non fanno altro che spingerlo nella sua ricerca fuori dalla cupola sicura. Come volesse uscire dal Truman Show, Visione fa di tutto per uscire dall’occhio delle telecamere di Westview, ma a differenza di oggetti e persone esterne non può farlo, forse perché non è stato creato a partire da una sua controparte al di fuori.

Notato il pericolo, Wanda estende la cupola fino a inglobare gran parte della SWORD lì appostata. E fa abbastanza ridere il fatto che, dopo l’incontro della scorsa settimana che ha messo in luce la loro impreparazione, ai suoi occhi si trasformino in un circo ambulante. Anche Darcy finisce a Westview, mentre abbiamo la conferma che Monica Rambeau si sta trasformando (ma questo forse verrà ripreso solo in Captain Marvel 2). Adorabile la sigla ispirata a Malcolm in the Middle, inquietante lo spot dello yogurt, in cui un dono esterno – la magia – permetterebbe ad un uomo su un’isola di sopravvivere. Quella persona invece passerà il resto della sua vita a cercare di dominare quel dono senza cercare invece di fuggire, fino a consumarsi e morire.

Vi ricordiamo che parliamo degli episodi di WandaVision ogni sabato alle 12:00 su Twitch!