The Walking Dead 10×18 “Trovami”, recensione in anteprima

The Walking Dead, dopo la puntata dedicata a Maggie, svelerà nel secondo episodio bonus della decima stagione, intitolato Trovami (Find Me), quanto accaduto a Daryl negli anni successivi alla scomparsa di Rick e getta in parti le basi per lo spinoff che avrà come protagonisti i personaggi affidati a Norman Reedus e Melissa McBride.

La puntata è un alternarsi di flashback e scene ambientate nel presente legate al tentativo di Daryl e Carol di cercare del cibo, parlando inoltre delle conseguenze della guerra ai Sussurratori. I due si imbattono poi in un edificio abbandonato che ha un significato molto importante per Daryl, essendo legato al periodo che ha trascorso lontano dalle comunità e dai suoi amici nel tentativo di scoprire se Rick fosse vivo o di trovarne, nel caso più drammatico, il cadavere.
La serie introduce così il personaggio di Leah, affidato all’attrice Lynn Collins, che si rivela inoltre la proprietaria del cane che ora è l’amico fedele di Daryl.

La scelta di tornare a riempire i vuoti lasciati nel racconto dopo il salto temporale compiuto all’inizio della nona stagione, considerando inoltre i limiti imposti sulla produzione a causa della pandemia, aveva convinto in occasione di Casa dolce casa, mentre in Trovami viene purtroppo penalizzata dalla struttura all’insegna di un alternarsi di dimensioni temporali che non contribuiscono a rendere la narrazione scorrevole e rilevante, smorzando inoltre l’impatto emotivo di alcune rivelazioni compiute nella parte finale della puntata.
Melissa McBride e Norman Reedus dimostrano ancora una volta di possedere un ottimo feeling che sarà sicuramente sfruttato nella costruzione dello show di cui saranno protagonisti, tuttavia l’importante capitolo della storia di Daryl avrebbe forse meritato una struttura più lineare totalmente ambientata nel passato, approfondendo maggiormente la situazione emotiva del protagonista e rendendo più rilevante la presenza di Leah. Il nuovo personaggio femminile, con il tempo limitato a disposizione, sembra così solo una versione più giovane di Carol e la formazione del suo legame con Daryl non viene gestita nel migliore dei modi, risultando delineato a grandi linee.
Reedus è bravo nell’immergersi nei sensi di colpa provati dal suo personaggio dopo la scomparsa di Rick e la sua reazione, all’insegna dell’isolamento e dell’incapacità di elaborare il ‘lutto’, conferma la capacità degli autori e dell’interprete nel creare una figura ricca di sfumature che ha compiuto un’interessante evoluzione nel corso delle stagioni, evidenziandone l’empatia e l’istinto, contro cui combatte costantemente, che lo spinge a proteggersi da eventuale sofferenza mantenendo le distanze dagli altri.

Trovami possedeva un ottimo potenziale dal punto di vista narrativo e dispiace ammettere che risulta complicato interessarsi realmente a Leah e lasciando la sensazione che il racconto aggiunga davvero poco alla storia di Daryl oltre al modo in cui ha conosciuto il suo cane.

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