STAR TREK: PICARD 1X10, LA RECENSIONE

La tentazione di scrivere “andatevela a vedere” e chiudere qui la recensione è fortissima: la seconda parte di Et in Arcadia Ego, decimo e ultimo episodio della prima stagione di Star Trek: Picard, è molto più interessante da vedere che da discutere, perché è la risposta a tutte le domande fatte nei nove episodi precedenti, con un bel contorno di guerre stellari che toccano livelli di spettacolarità che meriterebbero uno schermo molto più grande di quello per cui sono state pensate. Come nei migliori episodi di Star Trek – e forse, con il senno di poi, questa stagione non è altro che un episodio di Star Trek lungo dieci ore –, il rush finale ha un obiettivo chiarissimo e una soluzione altrettanto lampante, e quello che conta è il percorso, le epifanie, le cose che ci si dice e che anche se sono solo parole hanno la forza di fare o disfare l’universo.

Su quello che succede in questi ultimi cinquanta minuti c’è relativamente poco da dire, cioè: la prima parte di Et in Arcadia Ego si concludeva con tutti i pezzi del puzzle riuniti su un pianeta con una, forse due, gigantesche flotte di navi da guerra a convergere pure loro verso lo stesso angolo di universo, e la seconda parte li fa collidere, scaraventandoli in più direzioni di quelle che pensavamo possibili. Chi ha avuto un arco di un qualche tipo (la dottoressa Jurati, Soji, Narek) lo vede concludersi nel modo migliore, tutti gli altri (Rios, Raffi, Elnor) svolgono il compito che è stato loro assegnato dall’inizio della serie, anche la quota nostalgia si guadagna la pagnotta e (almeno in un caso) si prenota per un altro giro di giostra.

E poi c’è lui, Jean-Luc Picard, che continua a essere se stesso pur uscendo da questa ordalia radicalmente cambiato, in un modo che peraltro trasforma questa serie in un momento fondamentale del canone tutto di Star Trek. Picard, a partire dal titolo, è sempre stata innanzitutto una serie su di lui e su una ferita particolarmente dolorosa che risale a quasi vent’anni fa (cinematograficamente parlando). Ora la ferita è rimarginata, chi doveva chiedere scusa ha chiesto scusa, chi doveva perdonare ha perdonato, e Picard (il personaggio, ma anche la serie) è pronto a ripartire per una nuova avventura che lo porterà…

… già, dove, esattamente? La prima stagione di Picard è tutto sommato autoconclusiva, ma d’altra parte la seconda stagione è già stata confermata, quindi qualcosa d’altro dovrà succedere. Se ci concedete di esprimere un desiderio, sarebbe bello che questo qualcosa avesse meno dell’apocalisse e più del viaggio di esplorazione e scoperta che ha caratterizzato gran parte della carriera su schermo del capitano Picard.

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