His Dark Materials 2×05 “L’accademica”/2×06 “Le streghe”: la recensione

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His Dark Materials 2x05 2x06 la recensione
His Dark Materials - Queste Oscure Materie
ideata da Jack Thorne
BBC One
2019
Attenzione: l'articolo contiene spoiler
His Dark Materials 2×05 2×06: la recensione

Marisa Coulter è la protagonista più importante del quinto e sesto episodio della seconda stagione di His Dark Materials. Non che non fosse stata importante in precedenza (anzi era una delle cose migliori della prima stagione), ma qui il suo personaggio trova un senso maggiore. In una delle primissime inquadrature dell’episodio la vediamo guardare una madre che muove un passeggino. Agli occhi disattenti di Boreal, l’elemento da notare sarebbe la mancanza di daimon nel nostro mondo, ma per la madre di Lyra si tratta di altro. Come già visto negli episodi precedenti, uno dei temi cardine della stagione è infatti la genitorialità, la responsabilità nei confronti dei figli, il senso di colpa di chi li ha abbandonati.

È in questi momenti, ma anche in un successivo incontro con Mary Malone, che Marisa Coulter matura delle convizioni importanti su se stessa e su chi vuole essere. C’è una progressione di aggettivi con i quali definisce la ricercatrice della Materia oscura o Polvere. Si passa da “impertinente” a “intelligente” a “libera”. L’ammirazione per la persona appena incontrata è solo l’ultimo degli elementi importanti qui. Marisa Coulter ha incontrato una donna di scienza, e ne è rimasta colpita. Proprio perché, da donna, ha vissuto in un mondo nel quale è sempre stata limitata in quel che avrebbe potuto fare. Ma questo è anche il grande tema della serie e il contorno della battaglia che si va formando.

Cioè l’impertinenza, quindi il rifiuto anche di regole precostituite, come elemento che porta alla libertà di pensiero. Marisa Coulter mette in pratica quella lezione, ma lo fa a modo suo. È il contrario esatto di Lyra, per quanto entrambe tendono allo stesso cammino di emancipazione. Marisa Coulter si allontana dal suo daimon fino a poter camminare senza (sembra poco, ma è qualcosa di enorme) e da questo deriva il proprio potere sugli Spettri di Cittàgazze. Infine non più irrigidita da costumi o altro, uccide Boreal, supera qualunque barriera e pensa solo a ritrovare Lyra.

Quel che teme è il compimento del peccato in senso biblico, paragona Lyra a Eva, non capisce che la libertà di per sé richiede una scelta. E che lei ha già compiuto delle scelte sbagliate. Boreal era già il suo tentatore personale, non a caso aveva come daimon un serpente, e anche se lei è riuscita a emanciparsi da lui, lo ha fatto nel modo più violento.

Questo è il grande percorso personale che guida un po’ i due episodi e al quale possono riferirsi i momenti più riusciti. Ma c’è anche la costruzione di un legame più stretto tra Will e Lyra, l’idea di cambiamento e vicinanza e maturità. I due riescono a recuperare l’aletiometro e a muovere insieme verso la loro prossima destinazione. Ma, in questa stagione che non concede molto ai tempi morti, tutto spinge verso una grande convergenza. Quella di Mary che attraversa il portale, ma anche di Lee Scoresby e John Parry che precipitano con l’aeronave nei pressi di Will e Lyra. E su tutto questo si erge sempre minacciosa l’ombra dell’Autorità, il grande potere assoluto che domina il Magisterium. La domanda è: quanto di tutto questo è filtrato dalla conoscenza dei libri e quanto arriverà ai non lettori?

His Dark Materials – Queste oscure materie va in onda su Sky Atlantic e NOW TV ogni lunedì.

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