Dietro il titolo sensazionalista E qualcuno morirà! si cela il secondo capitolo della Quadrilogia dei Sacrificabili, una saga action che si mostra già più surreale e spirituale di quanto ci si sarebbe mai potuti aspettare. La squadra di protagonisti è partita per una missione finalizzata a salvare Danny Ross, un loro compagno defunto; sembra un obiettivo privo di senso, ma il loro traguardo è proprio il mondo dei morti, dove andare a riprenderlo per portarlo nuovamente tra i vivi. Se il genere narrativo dei film fracassoni è conosciuto per le sue esagerazioni, qui Leo Ortolani spara altissimo addentrandosi addirittura nell’ultraterreno, andando a mescolarsi pericolosamente con la materia religiosa.

Per cavalcare questo confine precario, l’autore si è affidato alla consulenza del suo amico sacerdote Don Tommaso. Il suo dubbio principale riguardava la scena in cui i Sacrificabili si lanciano senza paracadute dall’aereo per entrare nel mondo dei morti, inizialmente concepito con i personaggi fissati a delle croci; l’immagine è stata giudicata un po’ troppo forte dal prete, che però successivamente si è dispiaciuto una volta appreso della sua modifica. È un esempio del senso dell’umorismo insito in molte figure religiose, in grado anche di andare contro a certi elementi dogmatici del proprio Credo, un dualismo che definisce i motivi per cui la storia ha vinto il premio Fede a strisce.

 

 

In una scena onirica, Danny Ross spiega ai suoi compagni (e al lettore) le differenze tra i Sacrificabili e i Mercenari cinematografici; la controparte fumettistica è formata da figure di scarto, individui senza nulla da perdere di cui però la società sembra non aver alcuna preoccupazione di perdere. Lo scenario in cui i Sacrificabili potrebbero diventare utili si concretizza nell’introduzione dei Dimenticati, una squadra passata ormai finiti nell’oblio. È un casting ancor più esagerato, per il quale Ortolani decide di mettere in scena Arnold Schwarzenegger, Jean Claude Van Damme, Big Jim e Godzilla, che nei prossimi episodi saranno un grande ostacolo per i protagonisti.

Ma queste rivelazioni ascrivibili alla mitologia action impallidiscono di fronte agli elementi religiosi: lo scontro con i Cavalieri dell’Apocalisse sembra una sequenza forte, ma la successiva introduzione di Gesù -del vero Gesù- nel fumetto fa tremare ogni sicurezza e lascia l’enorme curiosità di vedere Rat-Man, straordinario augusto, interagire con un clown bianco divino, una battaglia di status narrativi che fa presagire scintille comiche senza eguali.

 

Rat-Man Gigante 68, copertina di Leo Ortolani

 

CHRONO RAT-MAN: