Uno degli aspetti più travolgenti di Tenet è l’esperienza sonora. Da sempre Christopher Nolan lavora fianco a fianco con i compositori per dare ai propri film uno score che vada a completare l’immersione visiva. Nella sua opera più recente, il regista ha portato all’estremo le sperimentazioni sui suoni. Una scelta molto insolita e rischiosa per una produzione non di certo a basso budget. Talvolta arrivando a soluzioni spiazzanti. In alcune sequenze, ad esempio, i dialoghi si mischiano ai suoni dell’ambiente diventando quasi incomprensibili. Inevitabile è stato il fastidio di qualche spettatore, ma anche l’interesse di molti per questo tentativo di immersione nella mente del Protagonista.

Un proposito di identificazione che, come apprendiamo da un’intervista rilasciata a Deadline, è stato portato a termine in comune accordo con il compositore Ludwig Göransson. Il lavoro sulla colonna sonora di Tenet era completo al 70% quando è arrivata la pandemia. Il musicista aveva già lavorato con Nolan però per tutto l’anno e mezzo precedente. Un privilegio raro per i compositori, spesso chiamati a scrivere la colonna sonora poche settimane prima dell’uscita del film.

Ludwig Göransson ha 36 anni e il suo lavoro sta riscuotendo un plauso unanime nell’industria sia musicale che cinematografica. Il suo valore è stato riconosciuto con il premio oscar alla colonna sonora di Black Panther, ma anche con l’incarico di trasportare l’universo di Star Wars su nuove sonorità grazie alla sua sensibilità in The Mandalorian.

Sostituire Hans Zimmer (impegnato con Wonder Woman 1984 e Dune), ha generato un po’ di timore al musicista. Il sodalizio di Zimmer con Christopher Nolan è stato uno dei più prolifici e influenti degli ultimi anni. Eppure quello con il regista è stato un lavoro armonioso e condiviso sin dalla sceneggiatura. “Siamo entrati nei dettagli di molte idee di produzione, e alcune tecniche di manipolazione del suono che mi aveva ispirato la sceneggiatura. Mi sono sorpreso di quanto abbiamo discusso come nerd su tutte queste piccole idee e tecniche. È stata una riunione veramente divertente” ha detto Göransson spiegando le prime fasi del processo.

La pandemia ha costretto la produzione della colonna sonora di Tenet a spostarsi nelle case dei singoli membri dell’orchestra. Göransson ha spiegato che i brani registrati durante il lockdown hanno un “sapore” diverso da quelli eseguiti in studio. Se infatti l’orchestra è come un corpo umano, che lavora in sincronia e in simbiosi, con i musicisti separati il tessuto sonoro si è sfilacciato. Le case suonano diverse l’una dall’altra. Ci sono suoni, rumori, echi distintivi di ogni luogo. Ogni strumento esegue secondo uno stile proprio del musicista, senza la guida del direttore. Il mix finale, contenete tutte le tracce, possiede quindi un sound unico e insolito, derivante proprio dalle particolari condizioni di registrazione.

Una casualità, una scelta obbligata, che però ha aiutato a definire l’ascolto di Tenet. Per un film in cui il concetto del tempo è così essenziale, i suoni così frammentati e dal timbro artificiale hanno accompagnato la storia aggiungendo un qualcosa in più. In particolare nel momento dell’inversione (sia narrativa che sonora):

Spesso nel film pensi di sapere cosa stai ascoltando, ma non lo sai. Molti suoni sono fortemente manipolati, e quando si incontrano, in avanti e indietro allo stesso momento, si uniscono e creano questo nuovo tipo di tessuto sonoro che non si riesce a spiegare.

Ha aggiunto poi

Una cosa veramente interessante per me è stato capire come far sembrare che un musicista dal vivo stia suonando al contrario. Dal punto di vista audio è impossibile, mai puoi manipolarlo. Ci sono varie tecniche come fare la registrazione, invertirla a computer, farla ascoltare all’esecutore che tenta di emularla, registrare ancora e invertire ancora a computer.

Tenet film spiegazione

L’idea di Göransson, condivisa con Nolan, che ha guidato la composizione della musica di Tenet, era di slegarsi dai molti luoghi in cui si svolge l’azione. Non volevano infatti che ogni nazione avesse i propri suoni tipici. La colonna sonora non descrive l’ambiente, bensì la mente del Protagonista. Il ritmo concitato sembra quello del suo battito cardiaco, spesso i rumori dell’azione si mischiano con lo score e, ovviamente, la musica si inverte con lui.

Ludwig Göransson ha sottolineato nell’intervista che la sua carriera trae sempre nuova ispirazione dalle collaborazioni. Figlio di un musicista di chitarra classica si è appassionato alla musica ascoltando una versione di Enter Sandman che il padre stava probabilmente preparando per i suoi studenti. L’incontro con il cinema è stato un approdo naturale grazie all’intercessione di Theodore Shapiro. Lavorò per un po’ come suo assistente. E fu proprio Shapiro a introdurre il ragazzo alla NBC che lo mise sotto contratto per Community. Alla scuola di cinema il musicista aveva inoltre incontrato Ryan Coogler con cui realizzò i primi lavori e accompagnò il regista nel suo primo lungometraggio: Prossima fermata Fruitvale Station. Seguì il successo di Creed e ovviamente Black Panther.

L’impegno del musicista ha toccato anche la musica leggera. Grazie a Community conobbe l’attore Donald Glover (nel mondo della musica noto come Childish Gambino) con il quale ha prodotto diverse hit.

Il futuro del musicista sembra destinato a vedere numerose altre collaborazioni e, speriamo, altre esplorazioni sonore. Tenet promette di avere un posto in prima fila ai prossimi Academy Award, soprattutto nelle categorie tecniche tra cui, appunto, la colonna sonora.

Cosa ne pensate dell’esperienza di ascolto di Tenet? Fatecelo sapere nei commenti