Raya, la protagonista di Raya e l’ultimo drago è lesbica? Parla Kelly Marie Tran.

Ci sono due correnti contrapposte nel mondo dell’animazione per quanto riguarda la rappresentazione queer. La prima è tendenzialmente più conservativa ed è spesso propria degli studios, visibilmente intimoriti dal rappresentare storie d’amore non eterosessuali o cisgender. L’altra è, per la maggior parte, alimentata da animatori coraggiosi che, da un decennio a questa parte, stanno scavando nelle crepe di questo muro per realizzare prodotti indirizzati a un pubblico giovane più inclusivi. 

Non senza difficoltà però. Rebecca Sugar, la creatrice di Steven Universe, dovette affrontare le resistenze dello studio prima di potere introdurre la storia d’amore queer. Riuscì a farlo solo nel 2015, quando la serie aveva già mandato in onda 52 episodi. Nel 2018 anche Adventure Time (dove Rebecca Sugar ritornò per animare il finale) fece un importante passo in avanti quando Marceline riuscì a baciare la Principessa Bonnibel Gommarosa.

Noelle Stevenson, sempre nel 2018, fece il suo esordio su Netflix con She-Ra e le principesse guerriere in cui la rappresentazione queer è essenziale per l’equilibrio narrativo. “Gli studi e i network tendono ad essere cauti”dice la regista, “è più facile convincerli se è un qualcosa che è già stato fatto in altri show”. Per le prime stagioni hanno dovuto condurre la trama mantenendo per lo spettatore la possibilità di negare la relazione queer. C’era molto timore ad andare oltre un leggero sottotesto, mostrando esplicitamente la relazione. Lo show riuscì comunque a trovare un grande supporto nei fan nel suo tentativo di innovare. Nella quinta stagione la relazione queer riuscì finalmente ad essere il centro emotivo della serie segnando una tappa importante.

Disney, dal canto suo, è sempre rimasta abbastanza in disparte, nonostante abbia spesso cautamente sondato il terreno. I momenti proclamati come uno step importante nella rappresentazione queer si sono spesso ridotti a brevi istanti trascurabili. Si pensi ad esempio a La bella e la bestia, al bacio sullo sfondo di Star Wars: l’ascesa di Skywalker, o all’accenno ad una relazione lesbica in Onward. Le cose sono cambiate nel panorama tv Disney, con The Owl House – Aspirante strega in cui la protagonista, Luz, ha sentimenti di forte affetto sia nei confronti dei ragazzi che delle ragazze. Chiaramente questi piccoli passi hanno richiesto un grande sostegno interno al team di animazione per vincere le incertezze (se non addirittura le rigide opposizioni) dello studio.

Con Raya e l’ultimo drago la Disney sembra avere fatto ancora un (timido) passo in avanti nella rappresentazione queer grazie a Kelly Marie Tran. L’attrice presta la voce a Raya ed è riuscita a infondere molto della sua lettura del personaggio nel film. Il rapporto tra la protagonista e Namaari (che ha la voce di Gemma Chan) ha una sfumatura tutt’altro che platonica, nonostante quella non fosse la linea ufficiale della Disney.

Tran ha raccontato a Vanity Fair che mentre stava registrando la sua parte si è resa conto di un sottotetto romantico tra Raya Namaari. La prima è una principessa Disney sulla scia delle moderne Vaiana ed Elsa. Due figure femminili indipendenti, slegate da un interesse amoroso nei confronti di un principe. La sua è quindi un’interpretazione delle emozioni e degli affetti del personaggio più vicina al mondo queer, per quanto mai totalmente esplicita. Tran ha detto di avere molto amato il personaggio di Namaari e di ammirare molto Gemma Chan. È quindi particolarmente contenta di essere riuscita a dare questa sfumatura intenzionale al personaggio di Raya.

Penso che se stai guardando il film e vedi una rappresentazione cheti sembra davvero realista e autentica, allora è veramente realistica e autentica. Forse potrei cacciarmi nei guai per averlo detto, pazienza.

Ha continuato poi

Voglio vivere in un mondo dove ogni genere di persona possa vedere se stessa in un film di questo tipo. C’è molto lavoro da fare sotto questo aspetto. Mi piace vedere una guerriera Disney che -non so, come posso dirlo senza mettermi nei guai? Non importa… – è apertamente parte della comunità LGBTQ.

Cosa ne pensate dell’interpretazione di Kelly Marie Tran in Raya e l’ultimo drago? Fatecelo sapere nei commenti.

Fonte: Vanity Fair