In una recente intervista con il Telegraph, Ralph Fiennes ha commentato le polemiche scatenate dalle posizioni di J.K. Rowling sull’identità di genere che la scorsa estate hanno dato vita a un acceso dibattito.

L’interprete di Lord Voldemort nei della saga non si è espresso sulle idee della scrittrice di Harry Potter, ma ha definito “inquietanti” i commenti al vitriolo diretti verso l’autrice:

Non riesco a capire l’odio che le hanno riversato contro. Posso capire le discussioni accese, ma trovo irrazionale quest’epoca fatta di accusa e di bisogno di condanna. Trovo inquietante il livello di odio che la gente esprime su posizioni diverse dalle propria e la violenza del linguaggio verso altri.

L’attore si è poi tuffato nell’elaborazione del concetto di libertà artistica, a teatro e altrove:

Mi preoccupa l’idea che si decida che alcune opere classiche non siano più attuali. Credo che spesso ci sia una lettura superficiale, come quando si definisce la commedia della Restaurazione “colonialista, classista e a tratti razzista”. Sono solo opere. Possono essere reinterpretate. È pericoloso etichettare le cose. Questi testi sono lì, sta a noi tirarne fuori l’umanità e tutto ciò che è ancora attuale e veramente rilevante. Se pensate: “Questo prodotto non barra le caselle giuste”, allora state sigillando un baule prima ancora di scoprire cosa c’è dentro. Trovo tutto molto preoccupante.

Ha poi lodato lo spirito libero di artisti come Picasso e Henry Miller:

C’è bisogno di quelle voci che rischiano di essere offensive. Quanto sarebbe triste se mettessimo a tacere tutte quelle voci disposte a scuotere lo scenario, tutte quelle voci pronte a entrarci dentro, facendoci arrabbiare e spingendoci a reagire. Odierei un mondo in cui la libertà di questo tipo dovesse essere soffocata.

Rivedremo l’attore prossimamente in The King’s Man – Le origini e in No Time to Die.